Anatomia topografica e anatomia settoria
Conoscere l'origine dei termini è importante, così importante da dover puntualizzare in questo contesto che dal punto di vista etimologico la parola anatomia ha il preciso significato di studio del corpo per mezzo del taglio: la pratica settoria accompagnata dall'illustrazione di strutture e rapporti diventa pertanto lo strumento più semplice ma anche più efficace per comprendere la tridimensionalità del corpo umano e memorizzare forma, posizione e relazioni di tutte le componenti anatomiche. Partendo dall'individuazione palpatoria di reperi superficiali, una precisa dissezione effettuata per piani può consentire infatti la visione delle varie strutture muscolari sovrapposte, intercalate dalle fasce, fino ad arrivare al piano osseo ed articolare. Qui, a campo pulito, si possono poi evidenziare le capsule, le strutture legamentose extracapsulari e le borse; infine, resecando la capsula, tutti gli eventuali dispositivi intra-articolari. I movimenti passivi effettuati sulle articolazioni diartrodiali e la messa in tensione dei singoli fasci muscolari e dei tendini, può chiarificare molto le funzioni cinematiche e biomeccaniche delle principali strutture mobili, in un approccio descrittivo funzionale oltre che morfologico. Le conoscenze di anatomia topografica consentono in ultima analisi di descrivere e definire con chiarezza i rapporti tra ossa, muscoli, vasi e sistema nervoso periferico.
Presentazione del corso e iter didattico
L'apparato stomatognatico è un'unità strutturale e funzionale deputata a svolgere un ruolo fondamentale nella masticazione, nella deglutizione, nella fonazione e nella respirazione: questo apparato è composto dalle articolazioni temporomandibolari (ATM), dagli elementi dento-alveolari, dai muscoli masticatori, dai legamenti, dalle strutture vascolari e da quelle nervose ad esso associate. È strettamente connesso col sistema tonico posturale: è infatti ormai accettato che i disordini occlusali come le malocclusioni o le disfunzioni stomatognatiche possano determinare disturbi cranio cervico mandibolari (DCCM) in grado a loro volta di generare e sostenere squilibri posturali più o meno gravi. La pratica settoria accompagnata dall'illustrazione pratica di strutture e rapporti, è lo strumento più semplice ma anche più efficace per comprendere la tridimensionalità del corpo umano, visualizzare e memorizzare forma, posizione e relazioni di tutte le componenti anatomiche. Partendo dall'individuazione palpatoria di reperi superficiali, una precisa dissezione effettuata per piani può consentire la visione delle varie strutture muscolari sovrapposte, intercalate dalle fasce, fino ad arrivare al piano osseo ed articolare. La nostra scoperta partirà dunque dalle regioni più superficiali dello splancnocranio per giungere, progressivamente, alla minuta descrizione dell'articolazione temporomandibolare (disco, legamenti, capsula), dei legamenti estrinseci e intrinseci e dell'apparato muscolare che ne determina il movimento. La dissezione si completerà con l'individuazione del percorso dei nervi cranici, in particolare del V e del VII. Al corso interverranno inoltre due fisioterapisti specializzati sull'ATM con il compito di mostrare le principali patologie articolari e muscolari che possono colpire queste strutture e che oggigiorno sono causa di grande disabilità per un numero sempre maggiore di persone (il 70% della popolazione italiana è colpita da questa disfunzione ed il 35% risulta sintomatica).
Obiettivi generali
Questo progetto formativo ha il preciso fine di fornire ai discenti una preparazione anatomica estremamente specifica, strumento indispensabile al fine di eseguire con precisione accurata e rigorosa conoscenza dell'anatomia e della fisiologia del corpo umano le più comuni tecniche riabilitative.
Obiettivi specifici
Gli obiettivi sono quelli di illustrare tutte le principali strutture dell’apparato stomatognatico, i loro rapporti reciproci e con i principali nervi e vasi. Verranno inoltre inquadrate e spiegate in funzione riabilitativa le principali patologie discali dell'ATM e la mappatura del dolore intra-articolare e muscolare. Al termine del corso lo studente sarà in grado di riportare, nella pratica clinica, le fondamentali conoscenze morfologiche che vanno dalla precisa definizione dei riferimenti di superficie alla morfologia, alla topografia e alla funzione ossea, legamentosa, articolare e muscolare.