Terapia manuale: rapporti con l'esercizio e con lo sport
La terapia manuale ortopedica è un'area di pratica specialistica basata sull'esame manuale e su una miriade di tecniche di trattamento applicate attraverso il ragionamento clinico. Queste tecniche includono l'integrazione dell'esercizio fisico, l'educazione del paziente e altri approcci per affrontare il dolore e la perdita di funzionalità nonché recuperare la capacità di esprimere performance fisica, elemento cruciale per gli atleti. È importante notare che la definizione e l'applicazione della pratica della terapia manuale si stanno evolvendo e richiedono coerenza per migliorarne l'utilità nella cura del paziente. Le definizioni attuali e l'utilizzo della terapia manuale non sono concetti passivi e l'etichettatura come tale ne scredita l'applicazione. La forza complessiva delle prove a sostegno della terapia manuale con studi randomizzati controllati ha offerto indicazioni di utilizzo per migliorare i risultati a breve termine: in questo senso la terapia manuale è stata identificata come un mezzo conveniente e a basso rischio per assistere il clinico nello sport, nella gestione del dolore e per modificare i sintomi al fine di promuovere immediatamente e nuovamente il movimento. Inoltre, la terapia manuale precoce è stata anche associata a una minore probabilità di doversi sottoporre a risonanza magnetica (RM), infiltrazioni per la gestione del dolore e ricorso ai farmaci, rispetto alla terapia manuale tardiva. Infine la terapia manuale, se applicata in modo appropriato, ha il potenziale per ridurre l'eccessiva medicalizzazione nei confronti delle patologie ortopediche, spesso osservate nell'atletica e in generale in chi fa sport.
La terapia manuale: quando in ambito sportivo?
Spesso gli atleti stanno già raggiungendo un buono/ottimo livello di tolleranza al carico tissutale attraverso la progressioni di esercizi e allenamenti ben strutturati. La gestione ottimale del carico del singolo sportivo si impernia sui punti deboli emersi durante i test di screening pre-stagionali, la storia degli infortuni pregressi e la performance atletica che si desidera raggiungere. Il dolore però rappresenta talvolta un ostacolo ai numerosi benefici degli esercizi e dell'allenamento, con non rara frequenza in sportivi impegnati in molte sessioni d'allenamento e svariate competizioni. Se ad esempio occorre un dolore improvviso limitante il movimento durante una competizione, il fisioterapista sportivo deve saper condurre un rapido ed organizzato processo di diagnosi differenziale per determinare se si tratta di una problematica che necessita d'interruzione della pratica sportiva dell'atleta o meno. Nel caso in cui ciò non sia necessario, è fondamentale padroneggiare un core-set di tecniche manuali efficaci e sicure per modulare rapidamente il dolore, permettendo nuovamente il gesto sportivo e l'immediata ripresa della competizione. Risulta inoltre spesso necessario ricorrere a interventi ulteriori per evitare che lo sportivo rallenti gli allenamenti fermato da un dolore ricorrente o ancor peggio perda la chance di gareggiare in piena forma fisica per un fastidio emerso all'ultimo momento. Pertanto, nella pratica clinica c'è spazio per la gestione dei sintomi e per affrontare il dolore con la terapia manuale, pur mantenendo adeguate qualità sportive attraverso l'allenamento. Se applicata in modo appropriato in un contesto atletico/sportivo, la terapia manuale può garantire quegli effetti a breve termine che consentono un'esperienza di esercizio più piacevole, gestibile e prolungata nonché il partecipare a competizioni al meglio. La riduzione del dolore, l'aumento del recupero percettivo e la riduzione dell'ansia da infortunio dell'atleta, possono portare a una riduzione del rischio di infortuni e a una maggiore fiducia nelle prestazioni. In tal senso, i fisioterapisti sportivi necessitano di disporre di un ampio bagaglio di skill pratiche di trattamento manuale al fine di poter assistere con successo e soddisfazione reciproca i loro atleti/pazienti nella gestione delle varie problematiche muscolo-scheletriche emerse nel corso di una stagione, così da facilitare la performance e la longevità della carriera di un atleta.
Il progetto didattico
Questo corso costruito su base clinica si concentra sulla terapia manuale e sugli esercizi per la riabilitazione sportiva degli arti superiori e inferiori. I partecipanti acquisiranno sicurezza nella rapida diagnosi di vari infortuni sportivi 'on site' ovvero sul campo quando un problema fisico emerge in allenamento o in gara, miglioreranno la conoscenza circa il dosaggio dei carichi sul corpo e apprezzeranno l'anatomia e la funzione delle diverse strutture. Questa formazione fortemente pratica enfatizza le valutazioni soggettive e oggettive, l'implementazione di tutte quelle tecniche manuali efficaci nel breve termine ergo indispensabili a un fisioterapista sportivo nell'assistere un atleta 'in season', non di meno la progettazione di programmi personalizzati di riabilitazione e gestione stagionale mid-long term per gli infortuni a carico degli arti superiori e inferiori più comuni nei vari sport. Il tutto supportato dalle ricerche più recenti. Al termine del corso, i partecipanti saranno ben preparati ad applicare tecniche manuali basate sull'evidenza, facilitando il ritorno degli atleti al gioco in sicurezza.
La struttura formativa
Il corso prevede workshop pratici, discussioni di gruppo e casi studio in entrambe le giornate per rafforzare gli obiettivi di apprendimento. I partecipanti avranno ampie opportunità di interagire con il docente e i colleghi, acquisendo esperienza pratica nell'applicazione dei concetti appresi. Le pause caffè e le pause pranzo offriranno un momento di networking e di scambio di idee con i colleghi. Al termine del corso, i partecipanti saranno dotati delle competenze e delle conoscenze necessarie per affrontare con sicurezza gli infortuni sportivi a carico degli arti superiori e inferiori nelle loro pratiche di riabilitazione sportiva di tutti i giorni, anche nel pieno delle fasi di picco dell'allenamento e/o quando le gare/competizioni sono ravvicinate.
Obiettivi
Al termine del corso il partecipante sarà in grado di:
• Identificare e diagnosticare i comuni infortuni sportivi che colpiscono gli arti superiori e inferiori, dimostrando una maggiore fiducia nelle tecniche di diagnosi differenziale
• Condurre un rapido e organizzato processo di diagnosi differenziale in caso di infortuni e/o dolori emersi durante le competizioni per determinare se trattasi di una problematica che necessita di interrompere la pratica sportiva dell'atleta o meno
• Nel caso in cui non sia necessaria l'interruzione della pratica sportiva, padroneggiare un core-set di tecniche manuali efficaci e sicure per modulare rapidamente il dolore, permettendo nuovamente il gesto sportivo e la ripresa immediata della gara
• Comprendere la biomeccanica e l'azione dei carichi sul corpo durante le attività sportive, riconoscendo come queste forze influiscono sull'insorgenza e sulla gestione degli infortuni sportivi
• Condurre valutazioni soggettive e oggettive approfondite per gli atleti affetti da infortuni sportivi agli arti superiori e inferiori, applicando tecniche pratiche di valutazione per informare sulle decisioni prese in merito alla riabilitazione e alla gestione
• Padroneggiare una serie di tecniche e interventi manuali efficaci indispensabili, quando possibile e appropriato, per minimizzare il dolore improvviso o di recente insorgenza di cui soffre un atleta permettendogli così di competere in importanti appuntamenti sportivi preparati a lungo in allenamento durante la stagione
• Progettare e implementare programmi personalizzati di riabilitazione basati sull'evidenza e di gestione stagionale mid-long term per specifici infortuni sportivi degli arti superiori e inferiori, consentendo strategie di ritorno al gioco efficaci e sicure per gli atleti