L'importanza dello screening
Ogni persona, atleta e non, risponde in modo differente alla lesione completa del legamento crociato anteriore (ACL). In seguito a trauma e lesione isolata di questo legamento, andrebbe sempre valutata, come da indicazioni ormai chiare provenienti dalla letteratura scientifica e prassi in altri paesi europei, la prima opzione conservativa e non chirurgica mediante un periodo di riabilitazione neuromuscolare di alta qualità. I pazienti, in seguito a lesione isolata di ACL, dovrebbero essere sottoposti a uno screening iniziale per distinguere i coper, ovvero coloro che non presentano episodi di instabilità soggettiva e che rientrano in alcuni ulteriori parametri come ad esempio pivot shift non marcatamente positivo, esiti dei questionari compilati dai pazienti nella norma, esecuzione con buon controllo di alcuni task motori in carico sull'arto inferiore infortunato, dai non-coper, ovvero coloro i quali riferiscono un ginocchio instabile con cedimenti (give-way) dopo l'infortunio nonché presentano parametri clinici di instabilità rotazionale e/o un quadro generale contestuale e personale che fa propendere maggiormente per l'opzione chirurgica.
Il razionale scientifico
Questo corso della durata di due giorni è stato sviluppato dal docente, fisioterapista sportivo, biomeccanico e ricercatore clinico con un PhD in corso sulla riabilitazione delle lesioni al legamento crociato anteriore (ACL) del ginocchio, allo scopo di affrontare, nel dettaglio e nella pratica clinica, l'approccio non chirurgico alle lesioni di ACL. Le giornate formative si imperniano sulle più qualitative evidenze scientifiche cliniche disponibili, sia pubblicate sia non ancora pubblicate vista la scarsità della letteratura scientifica sul tema, e sull'expertise specifica del docente. Si intende offrire ai partecipanti i fondamenti teorico scientifici e l'immediata traduzione pratica nelle preponderanti sessioni pratiche, a lettino e poi in palestra, per quanto riguarda l'iter che i soggetti con lesioni di ACL dovrebbero intraprendere. Dalla diagnosi differenziale e dallo screening con relativa profilazione come potenziali coper, ovvero coloro che inizialmente possono non ricorrere alla ricostruzione chirurgica di ACL in luogo di un primo periodo di sei settimane di riabilitazione di qualità, al prosieguo del loro iter riabilitativo se un successivo screening conferma l'opportunità di procedere conservativamente con un approccio conservativo in fisioterapia.
La didattica proposta nel corso
I partecipanti saranno guidati attraverso un viaggio dal momento dell'infortunio all'ideale fine del percorso riabilitativo con i criteri, i parametri e i test per il Return To Run, Return To Train e Return To Sport per soggetti non sportivi, sportivi amatoriali e atleti che prendono parte a sport con o senza cambi di direzione e/o pivoting, finanche ai professionisti e agli atleti d'élite. I partecipanti impareranno come impostare un approccio multidisciplinare, fondamentale in questi casi: ciò significa valutare i pazienti con lesione di ACL con o senza lesioni associate, includendo la valutazione clinica, gli esami diagnostici e la valutazione funzionale, fino ad arrivare a un processo realmente condiviso di decision-making che coinvolga sia il giudizio del terapista sia quello del chirurgo ortopedico, includendo infine il paziente e gli altri soggetti coinvolti: dalla famiglia a, nei casi degli atleti, il team manager, l'allenatore, l'agente, il team medico, informandoli della situazione e delle chance di intraprendere un percorso eventualmente non chirurgico in riabilitazione. Verrà illustrato cosa dovrebbe idealmente accadere dai primi momenti post infortunio, le valutazioni con le relative priorità in base alla diagnosi differenziale di lesione isolata di ACL o di lesione di ACL con lesioni associate (es. menischi, legamenti collaterali, postero-lateral corner, legamento crociato posteriore, etc.), la formulazione di una diagnosi appropriata, la determinazione di una prognosi plausibile e la pianificazione degli interventi più indicati. Il corso affronterà, nel caso risulti la scelta appropriata per il paziente o atleta, l'intero processo riabilitativo in seguito alla selezione dell'opzione non chirurgica direttamente nella pratica clinica, con tutti i possibili bivi in cui l'iter può imbattersi al variare della situazione clinica del paziente. Il focus della teoria e soprattutto della pratica si concentrerà sugli elementi che il fisioterapista dovrebbe tenere in considerazione in relazione al tipo di infortunio del ginocchio (ACL con possibili lesioni associate), e come e quando le qualità fisiche fondamentali vadano riabilitate e perseguite durante la riabilitazione al fine di raggiungere un recupero completo pur in assenza di una ricostruzione chirurgica di ACL. È infatti possibile, previa esecuzione di un adeguato screening del soggetto infortunato all'ACL, intraprendere e completare con successo un percorso non chirurgico anche riprendendo a praticare sport ad alto livello al termine. La condizione però è che la fisioterapia sia attiva, di qualità, con un'adeguata progressione di strength & conditioning (rinforzo muscolare) e che sia costantemente in atto un processo di re-screening per valutare l'evoluzione del paziente e l'effettivo perdurare dello status di coper del paziente che può variare in ogni momento.
Evoluzione e ragionamento clinico
La riabilitazione attiva dei soggetti che non si sottopongono a ricostruzione chirurgica di ACL in seguito a lesione totale del legamento, prevede elementi comuni alla fisioterapia che viene messa in atto in seguito a ricostruzione di ACL, quali superare l'inibizione muscolare, ripristinare il range di movimento, gestire il gonfiore, normalizzare il passo, migliorare le abilità motorie, applicare, monitorare e gestire i carichi, recuperare le diverse caratteristiche della forza, ritornare a correre e in seguito a una precisa modalità di allenamento, prendere in considerazione gli aspetti psicologici che possono limitare il recupero, esporre gradualmente i pazienti alle loro attività fisiche preferite e ai gesti atletici specifici, testare progressivamente per monitorare i progressi ma anche elementi dedicati e specifici che verranno esaminati nel corso. Il ragionamento clinico costante verrà messo in pratica nella riabilitazione del ginocchio ACL-deficient. Questo comprende testare regolarmente e su base scientifica i pazienti e gli atleti infortunati durante il loro percorso riabilitativo, imparare come valutare lo stato del recupero corrente per decidere se è possibile progredire alla fase successiva (Return To Run, Return To Train, Return To Sport) in sicurezza o se è dapprima necessario migliorare alcuni parametri o, ancora, se la situazione è sostanzialmente variata determinando la necessità di effettuare un nuovo screening per capire se è necessario rivalutare la possibilità di percorrere l'iter conservativo o se è più appropriata l'opzione chirurgica. Infine, il corso analizzerà il processo di decision-making nel Return To Sport (RTS) nei soggetti ACL-deficient con un focus pratico. Saranno fornite nozioni di biomeccanica su cui differenziare la riabilitazione di un ginocchio privo di ACL da un ginocchio con ACL ricostruito dal chirurgo ortopedico, verrà introdotto l'utilizzo di diversi tipi di approcci e di tecniche riabilitative e concetti che, su base scientifica, guideranno i discenti attraverso processi riabilitativi talvolta differenti che interessano un soggetto che sceglie l'iter non chirurgico in seguito a lesione totale di ACL.
Obiettivi
Al termine del corso il partecipante sarà in grado di:
• Sviluppare un rapporto professionale franco e produttivo tra chirurgo e fisioterapista per il beneficio ultimo dei pazienti con lesione di ACL con o senza lesioni associate
• Comprendere, valutare criticamente e inserire nella pratica clinica di tutti i giorni la letteratura scientifica riguardante gli infortuni dell'ACL con approccio chirurgico o conservativo (non chirurgico)
• Essere consapevole che un ginocchio ACL-deficient che supera l'iniziale screening coper/non-coper può variare in qualsiasi momento il suo stato necessitando così della ricostruzione chirurgica
• Comprendere che tutti i pazienti e gli atleti infortunati all'ACL del ginocchio che superano lo screening coper/non-coper optando per l'iter non chirurgico, saranno soggetti alla riabilitazione delle stesse qualità sia fisiche sia psicologiche dei pazienti sottoposti a ricostruzione chirurgica di ACL
• Apprendere come sviluppare un programma riabilitativo efficace e di alta qualità in seguito a lesione isolata di ACL trattata conservativamente
• Cosa fare in caso di insorgenza di lesioni associate all'ACL (rotture isolate meniscali di differente natura, infortuni a carico del MCL e/o del LCL, lesioni del PCL, danni cartilaginei, postero-lateral corner injuries, edema osseo, etc.)
• Migliorare le capacità cliniche mettendo insieme i pezzi del puzzle a livello di biomeccanica, chinesiologia, fisiologia dell'esercizio e concetti sport specifici con il processo di decision-making a seguito di una lesione completa e isolata dell'ACL del ginocchio trattata non chirurgicamente
• Migliorare le proprie competenze testando le abilità per la progressione attraverso le fasi riabilitative del ginocchio fino al RTS