Il complesso anatomo funzionale di caviglia e piede
Lo studio e la conoscenza approfondita della regione anatomica della caviglia e del piede sono molto importanti a causa del fatto che questo distretto è chiamato ad assolvere compiti decisamente complessi, primo fra tutti quello di sostenere il peso del corpo sia in statica che in dinamica. In entrambe le situazioni però il piede deve anche adattarsi al suolo: per rispondere a queste due esigenze, stabilità da un lato e mobilità dall'altro, il complesso caviglia-piede è composto da ben 28 ossa diverse:
• Tibia e perone prossimalmente costituiscono il mortaio tibio-peroneale attraverso una sindesmosi.
• Con il mortaio tibio-peroneale si articola inferiormente l'astragalo il quale a sua volta, distalmente, contrae rapporto con il calcagno posteriormente e con scafoide (o navicolare) e cuboide anteriormente.
• L'articolazione tra astragalo, scafoide e cuboide viene denominata interlinea di Chopart e riveste un ruolo fondamentale in tutti i movimenti del piede.
• Distalmente a questo complesso possiamo riconoscere tre ossa denominate cuneiformi e ancor più distalmente i metatarsi, le cui teste si articolano con le falangi prossimali.
Contribuiscono alla stabilità e alla mobilità i sette legamenti dell'articolazione tibio-fibulo-astragalica ed i dieci muscoli estrinseci del piede.
Le affezioni patologiche di piede e caviglia
Data l'elevata complessità della regione, molte possono essere le patologie muscoloscheletriche, sia traumatiche che da carico che da overuse funzionale, che colpiscono questo distretto. Possiamo genericamente riconoscere: patologie della fascia plantare, denominate fasciopatie plantari o fasciti plantari, intrappolamenti dei nervi calcaneari, tenosinoviti o tendiniti, entesopatie, borsiti, metatarsalgie associate o meno a borsiti, dita a martello, alluce rigido, alluce valgo. Strutture molto sensibili al sovraccarico sono i tendini: oltre alle affezioni che possono colpire il tendine d'Achille, si possono sviluppare tendinopatie a carico di tibiale anteriore, tibiale posteriore, peronei e flessore lungo dell'alluce. Infine i numerosi nervi periferici che sono presenti a livello della caviglia e del piede possono andare incontro a delle sindromi da intrappolamento, basti pensare ad esempio al nervo peroneale, al nervo tibiale (sindrome del tunnel tarsale) o ai nervi interdigitali (neuroma di Morton). Molto frequenti sono anche le patologie traumatiche come fratture o distorsioni: tra le distorsioni ricordiamo soprattutto quelle esterne e tra le fratture quelle a carico dei malleoli e del quinto metatarso. Inoltre, per quanto riguarda le fratture, a livello del piede si possono verificare relativamente frequentemente lesioni della componente trabecolare dell'osso, denominate fratture da stress, che vengono identificate attraverso esami strumentali quali la TC o la risonanza magnetica, che possono evidenziare un edema della spongiosa ossea.
La didattica
La fascite plantare è per incidenza la patologia più frequente a livello del piede, basti pensare che una persona su dieci ne soffre nel corso della propria vita: l'insidiosità dei sintomi genera spesso nei pazienti un significativo impairment funzionale sia nell'attività sportiva che lavorativa. La sindrome del tunnel tarsale si riferisce invece alla compressione del nervo all'interno di questo canale osteo-fibroso, anche se questa terminologia è stata utilizzato per indicare una nevralgia del nervo tibiale posteriore dovuta a qualsiasi causa. Questo corso, dal titolo "Approccio Terapeutico a Fascite Plantare e Sindrome del Tunnel Tarsale", nasce con lo scopo di trasmettere allo studente le più importanti nozioni di trattamento manuale ed esercizio terapeutico nella fascite plantare e nella sindrome del tunnel tarsale. Particolare attenzione è rivolta allo studio dell'anatomia funzionale, all'esame anamnestico e alla valutazione differenziale al fine di impostare un set terapeutico efficace. Slide, esercizi e tecniche manuali, test, tabelle, grafici e schede commentati dal docente Dott. Diego Marutti, rendono unico e aggiornato questo corso a distanza.
Obiettivi
Al termine del corso il partecipante sarà in grado di:
• Aver appreso nozioni di anatomia funzionale del complesso caviglia-piede
• Aver appreso i test di valutazione per la fascite plantare e per la sindrome del tunnel tarsale
• Aver acquisito strumenti di diagnosi differenziale
• Saper padroneggiare le tecniche riabilitative di trattamento manuale ed esercizio terapeutico per la fascite plantare e per la sindrome del tunnel tarsale