L'Osteopatia ieri: un po' di storia
La pratica della medicina osteopatica iniziò negli Stati Uniti nel 1874: il termine osteopatia fu coniato da Andrew Taylor Still, un medico nato nel 1828 nello Stato della Virginia che viveva in Kansas vicino a Baldwin City ai tempi della guerra civile americana, dove iniziò e si sviluppò la pratica dell'osteopatia. Still imparò da apprendista, come accadeva per molti dei medici del tempo, e fu assunto come medico di guerra nell'esercito degli Stati Uniti durante la guerra civile: gli orrori delle ferite nei campi da battaglia e la successiva morte della moglie e di diversi figli a causa di malattie infettive lo lasciarono completamente disilluso riguardo la pratica tradizionale della medicina. Still sentiva le pratiche mediche del suo tempo come inefficaci, in qualche caso barbare. Preoccupato da ciò che considerava un problema all'interno della professione medica, Still fondò la pratica osteopatica. Usando un approccio filosofico alternativo, si oppose all'uso dei farmaci e della chirurgia come rimedi, riservandone l'uso ai casi in cui fossero l'unica cura conosciuta per un certo disturbo, come un antidoto lo è per un veleno o l'amputazione per una gangrena. Riteneva il corpo umano capace di curarsi da sé e che il compito del medico fosse quello di rimuovere ogni impedimento alle normali funzioni di ogni individuo. Promuoveva uno stile di vita e un'alimentazione salutare, astinenza da alcool e droghe, e usava tecniche manipolative per migliorare le funzioni fisiologiche. Still diede alla sua nuova scuola medica il nome di osteopatia, pensando che la struttura (osteon) fosse il punto di partenza dal quale si dovesse accertare la causa delle condizioni di patologia. Lo scopo dell'osteopatia era di apportare dei miglioramenti al trattamento delle malattie generiche, il suo fondamento scientifico era la disciplina dell'anatomia. La sua filosofia si basava sulla comprensione dell'integrazione tra corpo, mente e spirito, l'interrelazione fra la struttura e la funzione, e la capacità del corpo di guarirsi da solo quando in salute. Appare chiaro quindi come sin da subito l'osteopatia fosse fondamentalmente imperniata su tre cardini basilari:
• L'autoguarigione
• La relazione struttura - funzione
• La nozione di unità dinamica del corpo umano
Il trattamento osteopatico doveva essere una razionale applicazione di questi principi in una cura globale del paziente con un'attenzione particolare al sistema neuromuscoloscheletrico come parte integrante dei processi di salute e malattia. Nel tempo, Still, i suoi studenti e la sua facoltà svilupparono un programma medico - scolastico completo che includeva una serie di trattamenti fisici speciali, ora chiamati Trattamento Osteopatico Manipolativo (OMT). Il 10 maggio 1892 Still fondò la Scuola Americana di Osteopatia, ora Andrew Taylor Still University - Kirksville College of Osteopathic Medicine, a Kirksville nel Missouri, per l'insegnamento della medicina osteopatica.
I principi osteopatici
I sette più importanti principi dell'osteopatia, largamente accettati all'interno della comunità osteopatica sono:
• Il corpo è un'unità
• La struttura e la funzione sono reciprocamente intercorrelate
• Il corpo possiede dei meccanismi di autoregolazione e autoguarigione noti in biologia come omeostasi
• Quando la normale adattabilità è interrotta, o quando dei cambiamenti ambientali superano la capacità del corpo di ripararsi da sé, può risultarne la malattia
• Il movimento dei fluidi corporei è essenziale al mantenimento della salute
• Il sistema nervoso autonomo gioca una parte cruciale nel controllare i fluidi del corpo
• Ci sono componenti somatiche della malattia che non sono solo manifestazioni della malattia, ma anche fattori che contribuiscono al mantenimento dello stato di malattia
Questi principi non sono ritenuti dai medici osteopati leggi scientifiche, né contraddicono i principi medici; sono insegnati come fondamenti della filosofia osteopatica riguardo la salute e la malattia.
La struttura e la finalità formativa
Questo corso on line è stato accuratamente progettato per affrontare non solo i temi di base della pratica osteopatica, basata sui sette principi osteopatici enunciati poc'anzi, ma anche quelli relativi alla comprensione dei meccanismi fisiologici che sottendono la disfunzione somatica e delle metodologie che ne hanno permesso l'analisi e la descrizione. Tra i target di questo corso vi sono la spiegazione dei modelli interpretativi fisiologici del tessuto connettivo ed il fornire agli studenti le basi neurofisiologiche di ragionamento mediante le quali possano interpretare il funzionamento del corpo umano in condizioni normali e/o in presenza di disfunzioni somatiche, attraverso la rivisitazione dei differenti studi in ambito osteopatico. Il corso on line "Il Concetto Osteopatico" vede la presenza tra i relatori di alcuni tra i maggiori esperti di settore e nasce con l'obiettivo di favorire lo studio e la pratica clinica dei professionisti sanitari che intervengono in qualità di discenti. Si svolge on line attraverso l'esposizione delle relazioni dei relatori: la successiva discussione che ne nasce attraverso l'elaborazione della valutazione funzionale più utile e del trattamento terapeutico più idoneo, alla luce del paradigma dell'Evidence Based Practice, migliora nettamente le abilità del partecipante favorito anche dal brain storming in aula virtuale. Il corsista stesso può anche esporre i dubbi insorti in itinere durante le tavole rotonde docenti/discenti così da aumentare, attraverso l'interazione diretta con i relatori e con la classe stessa, l'esperienza e la sicurezza in materia di osteopatia. La partecipazione alle sessioni didattiche è possibile anche solo attraverso l'ascolto, senza presentazione di domande, dubbi o casi clinici.
Modalità di svolgimento
Il corso on line si svolge in modalità sincrona in un'aula virtuale con l'organizzazione di PhisioVit, due relatori ed un massimo di cento partecipanti, in quattro giornate non consecutive: sabato 27 marzo tra le 09.00 e le 17.30, domenica 28 marzo tra le 09.00 e le 17.30, sabato 10 aprile tra le 09.00 e le 17.30 e domenica 11 aprile tra le 09.00 e le 17.30. Come materiale di approfondimento vengono consegnate due dispense specifiche curate dai relatori stessi che impegnano cinque ore come tempo di studio. A seguito dell'iscrizione si riceve un link per accedere nel giorno e all'orario prestabiliti.
Cosa si ottiene partecipando al corso on line
Il corsista regolarmente iscritto ha diritto a:
• Accesso all'aula virtuale dove si svolgono i lavori
• Assistenza tecnica
• Chat dedicata alle domande
• Interazione al microfono con i relatori e con gli altri partecipanti
• Registrazione del corso on line (*1)
• Dispense di approfondimento, appositamente progettate dai relatori, che impegnano cinque ore come tempo di studio
• Attestato di partecipazione (guarda qui l'attestato che riceverai al termine del corso)
• Certificato dei 50 Crediti ECM ottenuti al superamento del quiz (*2) (guarda qui il certificato ECM che riceverai al superamento del quiz)
(*1) Entro tre ore dalla conclusione di ognuna delle quattro parti del corso on line, la registrazione della stessa sarà disponibile in piattaforma didattica sul proprio pannello personale.
(*2) IMPORTANTE: il questionario di approfondimento ECM per normativa Age.Na.S. va fatto entro e non oltre tre giorni dalla conclusione di un evento sincrono e quindi, in questo caso, dal termine della quarta e ultima giornata del corso on line. Sempre nel rispetto della normativa Age.Na.S., i tentativi a disposizione di ogni discente per superare il questionario di apprendimento ed ottenere i 50 crediti ECM previsti sono un massimo di cinque.
Obiettivi
Al termine del corso on line, il partecipante sarà in grado di:
• Avere un quadro chiaro dell'osteopatia e rispondere meglio alle esigenze di salute del paziente
• Conoscere un trattamento globale osteopatico adattato al paziente
• Conoscere le tecniche manipolative (HVLAT) per la colonna vertebrale e le articolazioni periferiche in ambito osteopatico
• Conoscere le tecniche fasciali e quelle rivolte ai tessuti molli (connettivo, muscoli, etc.)
• Conoscere le tecniche manuali viscerali