Il Master, della durata di ventuno giorni non consecutivi, è articolato in sette seminari di tre giorni ciascuno (31 marzo - 1-2 aprile, 28-29-30 aprile, 16-17-18 giugno, 8-9-10 settembre, 29-30 settembre - 1 ottobre, 3-4-5 novembre e 8-9-10 dicembre "Master in Fisioterapia Sportiva"). Ogni singolo seminario prevede venti ore di didattica per centoquarantaquattro ore totali articolate nell'intero Master, gli orari di ogni singolo seminario sono: venerdì dalle 15.30 alle 20.30, sabato dalle 9.00 alle 20.00 e domenica dalle 9.00 alle 14.00. Il Master è tenuto interamente in lingua spagnola, con traduzione consecutiva in italiano, dai docenti internazionali Pablo Llanes Ontiveros, fisioterapista e osteopata, Juan Muro Zabaleta, fisioterapista e osteopata, Fernando Reyes Gil, fisioterapista e osteopata, Isidro Fernández López, fisioterapista e osteopata, Alberto Blanco Martinez, fisioterapista e osteopata, e Blanca Bernal, fisioterapista e osteopata.
1° Seminario, 31 marzo - 1-2 aprile: Introduzione alla Fisioterapia Sportiva. Docente: Alberto Blanco Martinez
I nove obiettivi di questo seminario sono:
1 - Imparare a vedere globalmente la riabilitazione dello sportivo
2 - Conoscere i concetti di base per accelerare i tempi di recupero dell'atleta vittima d'infortunio
3 - Fare una valutazione ed una diagnosi precisa delle lesioni sportive: concetti di base, metodologie di diagnosi e applicazione pratica delle conoscenze con casi clinici
4 - Conoscere quali sono i tempi di recupero dei differenti tipi di infortuni sportivi: distorsioni, fratture, lussazioni, sovraccarichi funzionali
5 - Cosa sente un atleta quando ha un infortunio? Come aiutarlo? Approfondimento psicologico della lesione sportiva. Strategie di supporto al giocatore, miglioramento del rendimento come terapista e come membro di un'équipe sanitaria. Come avere un'ottima relazione con il giocatore ed il resto dello staff (medici, preparatori fisici, allenatori)
6 - Idroterapia nelle lesioni sportive: come guadagnare tempo con il lavoro in scarico in acqua, protocolli di trattamento in idroterapia, benefici e controindicazioni, casi clinici reali
7 - Propriocezione: recettori propriocettivi, principi di applicazione, casi clinici reali, pratica in gruppo
8 - Nutrizione e sport: dieta ottimale per lo sportivo, alimentazione per combattere gli stati infiammatori, dieta raccomandata durante i periodi di infortunio
9 - Primo soccorso durante le emergenze: imparare ad identificare immediatamente un'urgenza medica, protocolli di comportamento nelle emergenze, pratica con attrezzature specifiche
1° Giorno: venerdì 31 marzo
15.00 - 15.30: Presentazione del Master e scopi del percorso didattico
15.30 - 16.15: Concetti di base di infortunio e tempo di recupero, approfondimento dei protocolli di trattamento in fisioterapia sportiva
16.15 - 16.30: Pausa Caffè
16.30 - 18.00: Diagnosi degli infortuni: concetti di base, metodologia della diagnosi
18.00 - 19.00: Diagnosi degli infortuni: applicazioni pratiche - casi clinici
19.00 - 20.30: Diagnosi degli infortuni: pratica clinica
2° Giorno: sabato 1 aprile
09.00 - 10.45: Tempi di restitutio ad integrum dei differenti tipi di infortuni: distorsioni, fratture, lussazioni, sovraccarichi funzionali
• Tavola rotonda con i discenti
• Dibattito su come affrontare terapeuticamente l'infortunio
10.45 - 11.00: Pausa Caffè
11.00 - 12.00: Psicologia generale e tecniche motivazionali nel rapporto tra terapista e atleta
• Strategie di supporto psicologico all'atleta
• Miglioramento del rendimento come terapista e come membro dello staff sanitario
• Come motivare l'atleta e come avere un'ottima relazione con il resto del gruppo tecnico (medici, preparatori fisici, allenatori)
12.00 - 14.00: Diagnosi e trattamento nelle lesioni sportive del ginocchio (prima parte)
14.00 - 15.30: Pausa pranzo
15.30 - 17.00: Propriocezione: recettori propriocettivi (prima parte)
• Principi
• Video
• Pratica di gruppo
17.00 - 17.15: Pausa Caffè
17.15 - 19.00: Propriocezione: recettori propriocettivi (seconda parte)
• Pratica di gruppo
19.00 - 20.00: Idroterapia negli infrotuni sportivi: come guadagnare tempo con il lavoro in scarico in acqua
• Protocolli di trattamento in idroterapia
• Indicazioni e controindicazioni
• Casi clinici
3° Giorno: domenica 2 aprile
09.00 - 11.00: Alimentazione e sport
11.00 - 11.15: Pausa Caffè
11.15 - 12.00: Integratori e sport
12.00 - 14.00: Diagnosi e trattamento nelle lesioni sportive del ginocchio (seconda parte)
2° Seminario, 28-29-30 aprile: Lesioni sportive ed infortuni della Spalla e del Gomito, analisi biomeccanica e trattamento degli infortuni negli sport di lancio come tennis, padel e golf. Docente: Blanca Bernal
I dieci obiettivi di questo seminario sono:
1 - Conoscere con precisione l'anatomia e la biomeccanica del complesso articolare di spalla:
• Nuovi concetti anatomici del cingolo scapolare
• Sindrome subacromiale, subcoracoidea e internal impingement
• Patologia capsulolegamentosa e del labbro glenoideo
• Biomeccanica del cingolo scapolare
2 - Conoscere con precisione l'anatomia e la biomeccanica del gomito:
• Sindrome del dolore laterale e mediale del gomito
• Biomeccanica del gomito
3 - Formulare una diagnosi funzionale nelle patologie di spalla e gomito:
• Valutazione posturale preliminare secondo le catene miofasciali del corpo
• Sindromi da alterazione del movimento della scapola e della spalla
• Test funzionali globali e movimenti attivi di spalla
• Test di riposizionamento fasciale
• Test specifici di instabilità strutturale e di patologia tendinea
4 - Conoscere le più frequenti alterazioni neurodinamiche e vascolari del complesso cervico-toraco-scapolare:
• Valutazione e trattamento neurodinamico di spalla e gomito
• Tecniche neurodinamiche e manipolazione dei nervi periferici
• Valutazione e trattamento delle disfunzioni vascolari cervico-toraco-omerali
6 - Effettuare in sicurezza tecniche di mobilizzazione articolare di spalla e gomito
7 - Formulare una corretta classificazione delle lesioni dello sportivo differenziando tra lesioni muscolari, legamentose, tendinee e articolari
8 - Formulare una corretta analisi biomeccanica nell'atleta che pratica tennis o padel:
• Fattori biomeccanici associati agli infortuni del tennista
• Influenza e trattamento delle catene muscolari maggiormente implicate negli infortuni legati al tennis e al padel
9 - Formulare una corretta analisi biomeccanica nel golf:
• Fattori biomeccanici associati agli infortuni nel golf
• Influenza e trattamento della catena muscolare posteriore negli infortuni legati al golf
10 - Tecniche di trattamento con Dry Needling nelle lesioni muscolari e tendinee, dopo diagnosi miofasciale
1° Giorno: venerdì 28 aprile
15.30 - 16.30: Classificazione delle lesioni sportive
• Lesioni muscolari
a. Classificazione
b. Valutazione e gestione
c. Lesioni muscolari tipiche degli sport di lancio
16.30 - 17.15: Lesioni legamentose
a. Classificazione
b. Valutazione e gestione
c. Lesioni legamentose tipiche degli sport di lancio
17.15 - 17.30: Pausa Caffè
17.30 - 18.30: Lesioni tendinee
a. Tendiniti e tendinosi
b. Teorie e modelli delle tendinopatie
c. Gestione delle tendinopatie
d. Caso clinico: Trattamento dell'epicondilite
18.30 - 19.00: Lesioni articolari tipiche degli sport di lancio
a. Labbro acetabolare
b. Menischi
c. Discopatie
19.00 - 19.30: La biomeccanica negli sport di lancio
a. Biomeccanica nel golf e lesioni più frequenti
b. Biomeccanica nel padel e lesioni più frequenti
c. Biomeccanica nel tennis e lesioni più frequenti
19.30 - 20.30: Prevenzione degli infortuni
• Importanza dell'individualizzazione dei piani di prevenzione
• Metodi chiave nella prevenzione degli infortuni
• Recupero post-competizione
• Basi di allenamento funzionale
2° Giorno: sabato 29 aprile
09.00 - 10.00: Lesioni di spalla: valutazione, trattamento e prevenzione
• Caratteristiche biomeccaniche e sintomi della spalla patologica nel lanciatore
• Importanza del gesto sportivo negli sport di lancio
Lesioni strutturali:
a. Lesione SLAP
b.Tendinopatia della cuffia dei rotatori
c. Lesioni da impingement
d. Instabilità articolare
e. GIRD e discinesia scapolare
f. Esplorazione diagnostica e test specifici
g. Proposte di trattamento
10.00 - 11.00: Tecniche manuali
a. Tecnica 1ª costa
b. Tecnica 2ª costa/piccolo pettorale
c. Mobilità scapolare
d. Tecnica SCOM
e. Tecnica ATM
f. Stretching muscolari
11.00 - 11.15: Pausa Caffè
11.15 - 12.00: Tecniche di Taping
a. Tecniche di stabilizzazione scapolare
b. Tecniche di riposizionamento della testa omerale
c. Tecniche di scarico
d. Tecniche di rinforzo globale
e. Tecniche di mobilizzazione con movimento
12.00 - 13.00: Tecniche di Dry needling: trattamento delle sindromi nella spalla del lanciatore
a. Infraspinoso
b. Sopraspinoso
c. TFS
d. Deltoide
e. Gran Dorsale
13.00 - 14.00: Lesioni di gomito: valutazione, trattamento e prevenzione
• Tendinopatia della muscolatura epitrocleare. Cause e indicazioni terapeutiche
• Patologia da intrappolamento: diagnosi differenziale del dolore mediale del gomito
a. Radicolopatia cervicale
b. Sindrome del pronatore rotondo
c. Intrappolamento del nervo ulnare
d. Trigger Point della muscolatura epitrocleare
• Tendinopatia della muscolatura epicondiloidea. Cause e indicazioni terapeutiche
• Patologia da intrappolamento: diagnosi differenziale del dolore laterale del gomito
a. Sindrome dell'arcata di Froshe
b. Trigger Point della muscolatura epicondiloidea
14.00 - 15.30: Pausa Pranzo
15.30 - 16.30: Test per il gomito e proposte di trattamento terapeutico
a. Tecniche manuali di mobilità articolare
b. Neurodinamica
c. Stretching muscolari
d. Protocollo di trattamento delle epicondiliti
16.30 - 16.45: Pausa caffè
16.45 - 18.15: Tecniche di Taping
a. Tecniche di scarico
b. Tecniche di stabilizzazione
18.15 - 20.00: Tecniche ed esercizi di rieducazione neuromuscolare
3° Giorno: domenica 30 aprile
09.00 - 10.30: Lesioni di polso: valutazione, trattamento e prevenzione
a. Complesso TFC triangolo fibrocartilagineo
b. Tendinopatia estensore ulnare del carpo
c. Instabilità articolare
10.30 - 10.45: Pausa Caffè
10.45 - 12.00: Esplorazione diagnostica e test specifici
a. Tecniche manuali di mobilità articolare
b. Tecniche di Taping
c. Tecniche ed esercizi di rieducazione neuromuscolare
12.00 - 14.00: Stabilizzazione lombopelvica
a. Importanza del core e delle catene cinetiche
b. Lesioni muscolari più comuni a carico del torchio addominale
c. Esercizi di stabilizzazione lombopelvica
3° Seminario, 16-17-18 giugno: Bendaggio Neuromuscolare, di riposizionamento e di scarico. Docente: Fernando Reyes Gil
I cinque obiettivi di questo seminario sono:
1 - Comprendere le proprietà del bendaggio neuromuscolare, di riposizionamento e di scarico
2 - Capire gli effetti fisiologici e meccanici delle differenti metodologie di trattamento attraverso il bendaggio
3 - Apprendere quali sono i materiali ed i principi di applicazione delle distinte metodologie di bendaggio
4 - Confezionare correttamente un bendaggio neuromusculare, di riposizionamento e di scarico nelle differenti localizzazioni:
• Metodologie di bendaggio nelle regioni di piede, caviglia e polpaccio:
a - Distorsioni
b - Fascite plantare
c - Tendinite dei peronieri
d - Tendiniti del tibiale posteriore
e - Tendiniti del tendine di Achille con riposizionamento dell'arco plantare interno
f - Lesione e/o sovraccarico gastrocnemi
g - Contusione gastrocnemi
• Metodologie di bendaggio nella regione di ginocchio e coscia:
a - Distorsione LCI
b - Distorsione LCE
c - Tendinite rotulea
d - Tendinite del quadricipite, hoffite e patologia femororotulea
e - Ginocchio del corridore
f - Lesione/sovraccarico retto anteriore del quadricipite
g - Lesione/sovraccarico ischiocrurali
h - Lesione/sovraccarico adduttori
i - Contusione muscolare TFL
• Metodologie di bendaggio nella regione d'anca:
a - Borsite trocanterica
b - Facilitazione del medio gluteo
• Metodologie di bendaggio nella regione lombopelvica:
a - Bendaggio articolazione sacroiliaca
b - Muscolo multifido
c - Muscolo quadrado dei lombi
d - Muscolo ileocostale e lunghissimo del dorso
e - Bendaggio della fascia toraco-lombare
• Metodologie di bendaggio nella regione toracica:
a - Contusione costale
b - Diaframma
• Metodologie di bendaggio nella regione cervicale:
a - Muscolo SCOM
b - Muscoli estesori cervicali
c - Muscolo trapezio superiore
d - Bendaggio specifico per deformazione a collo di bisonte
• Metodologie di bendaggio nelle regioni di spalla e braccio:
a - Muscolo trapezio inferiore
b - Muscoli romboidei
c - Muscolo dentato anteriore
d - Muscolo piccolo pettorale
e - Muscolo deltoide
f - Muscolo gran pettorale
g - Bendaggio per instabilità glenomerale
h - Bendaggio di riposizionamento glenoomerale
i - Bendaggio in caso di distorsione acromionomerale
l - Tendinite muscolo bicipite brachiale
m - Rottura muscolo bicipite brachiale
• Metodologie di bendaggio nelle regioni di gomito e avambraccio:
a - Distorsione
b - Epicondilite
c - Epitrocleite
d - Sindrome compartimentale dell'avambraccio
• Metodologie di bendaggio nelle regioni di polso e mano:
a - Limitazione/assistenza dell'estensione/flessione del polso
b - Sindrome del tunnel carpale
5 - Conoscere indicazioni e principi di base della diagnosi e delle applicazioni per la realizzazione ed il confezionamento di bendaggi per il drenaggio linfatico
1° Giorno: venerdì 16 giugno
15.30 - 17.00: Storia, definizione ed effetti fisiologici del bendaggio neuromuscolare, del bendaggio di riposizionamento e di scarico
17.00 - 17.15: Pausa Caffè
17.15 - 19.00: Meccanismi d'azione e principi di applicazione del bendaggio neuromuscolare, del bendaggio di riposizionamento e di scarico (prima parte)
19.00 - 20.30: Meccanismi d'azione e principi di applicazione del bendaggio neuromuscolare, del bendaggio di riposizionamento e di scarico (seconda parte)
2° Giorno: sabato 17 giugno
09.00 - 10.00: Ragionamento clinico, diagnosi e applicazione pratica del bendaggio neuromuscolare, del bendaggio di riposizionamento e di scarico per il rachide lombare
10.00 - 11.00: Ragionamento clinico, diagnosi e applicazione pratica del bendaggio neuromuscolare, del bendaggio di riposizionamento e di scarico per il rachide cervicale e dorsale
11.00 - 11.15: Pausa Caffè
11.15 - 12.30: Ragionamento clinico, diagnosi e applicazione pratica del bendaggio neuromuscolare, del bendaggio di riposizionamento e di scarico per il comparto di spalla
12.30 - 14.00: Ragionamento clinico, diagnosi e applicazione pratica del bendaggio neuromuscolare, del bendaggio di riposizionamento e di scarico per il comparto di gomito, polso e mano
14.00 - 15.30: Pausa Pranzo
15.30 - 17.00: Ragionamento clinico, diagnosi e applicazione pratica del bendaggio neuromuscolare, del bendaggio di riposizionamento e di scarico per il comparto d'anca.
17:00 - 18.30: Ragionamento clinico, diagnosi e applicazione pratica del bendaggio neuromuscolare, del bendaggio di riposizionamento e di scarico per il comparto di ginocchio.
18.30 - 18.45: Pausa Caffè
18.45 - 20.00: Ragionamento clinico, diagnosi e applicazione pratica del bendaggio neuromuscolare, del bendaggio di riposizionamento e di scarico per il comparto di caviglia e piede
3° giorno: domenica 18 giugno
09.00 - 10.00: Il bendaggio nel drenaggio linfatico: teoria e diagnosi
10.00 - 11.30: Il bendaggio nel drenaggio linfatico: opzioni di trattamento
11.30 - 11.45: Pausa Caffè
11:45 - 13.00: Il bendaggio nel drenaggio linfatico: pratica di trattamento
13.00 - 14.00: Bendaggi specifici secondo le patologie linfatiche
4° Seminario: 8-9-10 settembre. Concetto, valutazione e trattamento della Pubalgia e della Lombalgia nello sportivo. Docente: Juan Muro Zabaleta
I quattro obiettivi di questo seminario sono:
1 - Descrivere e definire la pubalgia e la lombalgia
2 - Comprendere gli effetti fisiologici e meccanici delle differenti metodologie di trattamento
3 - Capire quali sono le indicazioni e le controindicaioni delle differenti patologie e dei trattamenti
4 - Formulare correttamente una diagnosi differenziale delle differenti patologie che colpiscono la regione lombare e la regione pelvica
1° Giorno: venerdì 8 settembre
15.30 - 17.00: Introduzione alla pubalgia
17.00 - 17.15: Pausa Caffè
17.15 - 18.00: Aspetti clinici della pubalgia
18.15 - 19.00: Anatomia della regione pubica
19.00 - 20.30: Sindromi che si manifestano con dolore inguinale
2° Giorno: sabato 9 settembre
09.00 - 10.30: Anatomia palpatoria
• Pratica
10.30 - 11.30: Esame fisico nel paziente pubalgico
11.30 - 12.00: Pausa Caffè
12.00 - 14.00: Concetto multifattoriale del dolore inguinale
14.00 - 15.30: Pausa Pranzo
15.00 - 17.00: Valutazione funzionale della regione pubica
17.00 - 18.00: Caso Clinico 1
• Pratica
18.00 - 18.15: Pausa Caffè
18.15 - 19.00: Caso Clinico 2
• Pratica
19.00 - 20.00: Caso Clinico 3
• Pratica
3° giorno: domenica 10 settembre
09.00 - 10.00: Fisiopatologia e diagnosi differenziale della lombalgia nello sportivo
10.00 - 11.30: Patologie legate al rachide lombare nello sportivo
• Disfunzioni
• Obiettivi terapeutici
11.30 - 11.45: Pausa Caffè
11.45 - 12.30: Valutazione funzionale
12.30 - 14.00: Caso Clinico 1
• Pratica
5° Seminario, 29-30 settembre e 1 ottobre: Biomeccanica dello sport nel calcio, running, ciclismo e nuoto. Docente: Isidro Fernández López
Gli undici obiettivi di questo seminario sono:
1 - Comprendere quali sono le principali differenze tra i runners amatoriali e professionisti
2 - Descrivere le fasi e le implicazioni muscolari durante l'analisi biomeccanica della marcia
3 - Analizzare le più frequenti patologie del corridore, propnendo un'analisi biomeccanica, un trattamento fisioterapico e un riadattamento sportivo
4 - Riconoscere e gestire la sindrome della bandelletta ileotibiale, le periostiti, le borsiti, la talalgia, la fascite plantare, le tendinopatie, la spina calcaneare, le metatarsalgie e le fratture da stress
5 - Analizzare la tecnica della corsa: postura, lunghezza del passo e cadenza
6 - Studiare le calzature appropriate alla disfunzione biomeccanica rilevata o all'atteggiamento da correggere
7 - Saper prescrivere un programma adeguato di attività fisica in atleti che presentano patologie legate al running
8 - Imparare a porre diagnosi e a trattare gli infortuni legati alle alterazioni biomeccaniche nel calcio
9 - Imparare a porre diagnosi e a trattare gli infortuni legati alle alterazioni biomeccaniche nel ciclismo
10 - Imparare a porre diagnosi e a trattare gli infortuni legati alle alterazioni biomeccaniche nel nuoto
11 - Realizzare un trattamento di elettrolisi nelle lesioni muscolari e tendinee attraverso la diagnosi miofasciale
1° Giorno: venerdì 29 settembre
15.30 - 17.00: Introduzione all'analisi biomeccanica del running
17.00 - 17.15: Pausa Caffè
17.15 - 18.00: Analisi posturale dell'atleta
18.15 - 19.00: Aanalisi biomeccanica e test
a - Come realizzare una corretta analisi biomeccanica del runner: test specifici di moblità dell'atleta
b - Parametri fondamentali dell'analisi cinetica e cinematica del running
19:00 - 20.30: Valutazione pratica dei discenti del gesto della corsa mediante ripresa di un video e analisi con software
2° Giorno: sabato 30 settembre
09.00 - 10.00: Valutazione delle calzature a seconda dell'analisi biomeccanica
10.00 - 11.00: Running retraining: lunghezza del passo e cadenza corretta
11.00 - 11.15: Pausa Caffè
11:15 - 12.00: Valutazione e tecniche globali di trattamento delle catene muscolari del corridore
• Pianificazione di un programma di adattamento muscolare per il corridore
12:00 - 13.00: Introduzione all'analisi biomeccanica nel calcio
13:00 - 14.00: Fattori biomeccanici associati alle lesioni nel calcio
14.00 - 15.30: Pausa Pranzo
15:30 - 16.30: Intrappolamento neurodinamico nel calcio
• Nervo Femorale
• Nervo Otturatore
• Nervo Femorocutaneo
• Nervo Sciatico
16.30 - 17.30: Influenza e trattamento delle catene muscolari più implicate nel ciclismo
17.30 - 18.30: Analisi biomeccanica del ciclismo
18.30 - 18.45: Pausa Caffè
18.45 - 20.00: Postura del ciclista: misurazione della distanza sellino-pedale-manubrio e suo adattamento
3° Giorno: domenica 1 ottobre
09.00 - 10.00: Fattori biomeccanici associati alle lesioni nel nuoto
10.00 - 11.30: Analisi biomeccanica nel nuoto
11.30 - 11.45: Pausa Caffè
11.45 - 13.00: Trattamento della patologia tendinea e muscolare mediante elettrolisi attraverso una diagnosi miofasciale
13.00 - 14.00: Casi clinici
6° Seminario, 3-4-5 novembre: Terapia Miofasciale. Docente: Alberto Blanco Martinez
I sette obiettivi di questo seminario sono:
1 - Conoscere le proprietà, la distribuzione e le funzioni del sistema fasciale nell'organismo
2 - Conoscere quali sono le distinte risposte del tessuto secondo l'implicazione di forze, tanto fisiologiche quanto patologiche
3 - Conoscere i processi di modificazione del tessuto connettivo per mezzo dei quali si crea la patologia
4 - Introdurre al fisioterapista distinti test diagnostici miofasciali per identificare le zone di restrizione di mobilità
5 - Comprendere gli effetti fisiologici delle tecniche di trattamento sul tessuto connettivo
6 - Comprendere l'importanza del mediastino e del diaframma nelle distinte patologie dell'apparato locomotore
7 - Saper eseguire le tecniche di trattamento del sistema fasciale nelle seguenti regioni:
a) Arto superiore
b) Rachide cervicale
c) Rachide lombare
d) Arto inferiore
e) Diaframma
f) Mediastino
g) Sistema viscerale
1° Giorno: venerdì 3 novembre
15.30 - 17.00: Introduzione all'anatomia del sistema fasciale
• Istologia del tessuto connettivo
17.00 - 17.15: Pausa Caffè
17.15 - 18.00: Proprietà del tessuto connettivo e della fascia
• Effetti dell'applicazione di forze sul tessuto fasciale
18.15 - 19.00: Organizzazione e disfunzioni del sistema fasciale
• Alterazioni posturali e biodinamica
19.00 - 20.30: Principi ed effetti del trattamento sul tessuto connettivo
• Applicazione pratica: tecniche di trattamento superficiale
• Palpazione ed ascolto
2° giorno: sabato 4 novembre
09.00 - 10.00: Anatomia e fisiopatologia del rachide cervicale
10.00 - 11.30: Applicazione pratica delle tecniche di trattamento delle fasce cervicali
• Induzione suboccipitale
• Fascia paravertebrale
• SCOM
• Fasce cervicali profonde
• Fascia trapezio-angolare della scapola
• Equilibrazione dello ioide
• Fascia sopraioidea
11.30 - 11.45: Pausa Caffè
11.45 - 12.30: Anatomia e fisiopatologia dell'arto superiore
12.30 - 14.00: Applicazione pratica delle tecniche di trattamento della fascia dell'arto superiore
• Fascia pettorale maggiore/minore
• Fascia omotoracica
• Fascia anteriore del braccio
• Fascia anteriore dell'avambraccio
• Legamento anulare del carpo
14.00 - 15.30: Pausa Pranzo
15.30 - 17.00: Anatomia e fisiopatologia del rachide lombare e della pelvi
17.00 - 17.15: Pausa Caffè
17.15 - 18.00: Applicazione pratica delle tecniche di trattamento delle fasce della regione lombare e della pelvi
• Fascia renale/quadrato lombare
• Equilibrazione bilaterale della fascia pelvica
• Fascia dello psoas
• Tecnica di liberazione del sacro
18:00 - 19.00: Anatomia e fisiopatologia dell'arto inferiore
19:00 - 20.00: Applicazione pratica delle tecniche di trattamento delle fasce dell'arto inferiore
• Tendine comune dei rotatori esterni dell'anca
• Loggia posteriore di coscia
• Banderella ileotibiale
• Fossa poplitea
• Loggia posteriore del polpaccio
• Comparto tibiale posteriore
• Fascia plantare
3° Giorno: domenica 5 novembre
09.00 - 10.30: Concetti anatomici, biomeccanici e fisiopatologici del diaframma e del mediastino
10.30 - 11.30: Applicazione pratica delle tecniche di trattamento del diaframma e del mediastino
• Stretching diaframmatico
• Inibizione del centro frenico
• Equilibrazione del mediastino anteriore/posteriore
• Equilibrazione dell'ingresso toracico
11.30 - 11.45: Pausa Caffè
11:45 - 12.30: Concetti anatomici, biomeccanici e fisiopatologici del sistema viscero-fasciale
12.30 - 14.00: Test diagnostici e tecnica di equilibrazione dei quadranti viscerali
• Cieco
• Sigmoide
• Fegato
• Stomaco
7° Seminario, 8-9-10 dicembre: Terapia manuale nelle lesioni sportive, casi clinici. Docente: Juan Muro Zabaleta
I sette obiettivi di questo seminario sono:
1 - Insegnare ai discenti a vedere la lesione da un punto di vista globale attraverso una maniera diversa di approcciarsi all'atleta
2 - Formulare un corretto ragionamento clinico
3 - Conoscere le basi dell'attività del fisioterapista dentro lo spogliatoio
4 - Conoscere come lavora tutto lo staff tecnico e come si interrelazionano nello spogliatoio
5 - Insegnare ai discenti, mediante la terapia manuale, le abilità necessarie per il proprio sviluppo professionale
6 - Illustrare ai discenti la posizione del fisioterapista sportivo in una squadra di calcio
7 - Sviluppo dei casi clinici specifici: che sta succedendo all'atleta? Esplorazione fisioterapica, ipotesi fisiopatologica e catena lesionale
1° Giorno: venerdì 8 dicembre
15.30 - 16.30: Presentazione e introduzione ai concetti di base nel trattamento dell'atleta professionista
• Conoscenze di base che spesso passano inosservate ma che sono le chiavi per il trattamento ed il recupero dell'atleta
16.30 - 18.00: Caso Clinico 1: Tendinopatia bilaterale del Bicipite Femorale
• Tecnica manuale
• Mobilizzazione manuale dei processi spinosi lombari come tecnica diagnostica e terapeutica
18.00 - 18.15: Pausa Caffè
18.15 - 19.00: Caso Clinico 2: Patologie somatoviscerali
• Acquisizione del fatto che alcuni casi clinici legati a infortuni sportivi hanno una presentazione viscerale
• Terapia manuale: tecniche di mobilizzazione viscerale
19.00 - 20.30: Caso Clinico 3: Pubalgia
• Comprensione del rapporto tra anca e pube
• Tecniche manuali di distrazione dell'anca
2° Giorno: sabato 9 dicembre
09.00 - 10.30: Caso Clinico 4: Infortuni del Retto Femorale
• Revisione di tutte le strutture che hanno rapporti con la biomeccanica del muscolo retto femorale
• Protocolli di prevenzione delle lesioni muscolari legate a questo muscolo
10.30 - 12.00: Caso Clinico 5: Meniscopatie
• Mobilizzazioni e tecniche manuali del ginocchio
12.00 - 12.15: Pausa Caffè
12.15 - 14.00: Caso Clinico 6: Infortuni e lesioni a carico delle strutture del mesopiede
• Tecniche di bendaggio per il controllo del piede in valgo
14.00 - 15.30: Pausa Pranzo
15.30 - 17.00: Caso Clinico 7: Sciatalgia e Arto Inferiore
• Revisione di tutte le strutture anatomiche che hanno rapporti anatomofunzionali con la regione glutea ed il terzo prossimale posteriore di coscia
• Riconoscimento clinico mediante palpazione e test
17.00 - 17.15: Pausa Caffè
17.15 - 18.30: Caso Clinico 8: Infortuni di Spalla
• Tecniche manuali per trattare i tessuti molli, la clavicola ed il muscolo gran pettorale
18:30 - 20.00: Caso Clinico 9: Disfunzioni dell'articolazione Sacroiliaca
• Tecniche di manipolazione diretta per il trattamento della cintura pelvica in disfunzione posteriore
3° Giorno: domenica 10 dicembre
09.00 - 10.30: Caso Clinico 10: Lombalgia del calciatore
• Aspetti da prendere in considerazione per ridurre l'ipermobilità del segmento articolare L5-S1
• Presentazione di varie tecniche manuali
10.30 - 12.00: Caso Clinico 11: Tendinopatia Rotulea
• Visione globale per comprendere il processo fisiopatologico del Jumper's Knee senza prendere in considerazione solo lo stato patologico del tendine
12.00 - 12.15: Pausa Caffè
12.15 - 14.00: Caso clinico 12: Ginocchio del Corridore
• L'importanza del muscolo medio gluteo nel controllo della stabilità funzionale dell'arto inferiore
14.00 - 15.00: Esame Finale per il conseguimento del titolo di "Master in Fisioterapia Sportiva"- Prova Orale e Pratica