Presentazione e presupposti formativi
La Riabilitazione Neurocognitiva secondo Perfetti è un vanto tutto italiano: dalle intuizioni geniali del prof. Perfetti nasce infatti la scienza riabilitativa che nel tempo è stata conosciuta anche come Metodo Perfetti, Esercizio Terapeutico Conoscitivo (ETC) e Riabilitazione Neurocognitiva. La riabilitazione neurocognitiva nell'ambito della riabilitazione neurologica ed in particolar modo di quella post ictus è conosciuta da tutti, in molti ne riconoscono i benefici e la validità ma in pochi conoscono le fondamenta teorico-scientifiche e come realizzarla con il paziente.
Le lezioni frontali ed i laboratori pratici guidati
Il corso di Riabilitazione Neurocognitiva secondo Perfetti è strutturato in modo da poter permettere al professionista della riabilitazione che lo frequenta di poter iniziare fin da subito a mettere in pratica ciò che ha appreso durante il percorso didattico, ciò accade in quanto le giornate di studio hanno un forte carattere pratico. I plus del corso sono infatti:
• Le lezioni frontali con la presentazione delle ultime ricerche in Neuroscienze
• Le numerose sessioni pratiche programmate in ognuna delle cinque giornate
• Sessioni pratiche con pazienti reali
Tra le lezioni frontali, di grande rilievo per il professionista che si occupa di riabilitazione neurologica vanno menzionate quelle sulla spasticità e sull'ipertono che permetteranno di fare chiarezza su un fenomeno patologico del post ictus che deve essere conosciuto e ben interpretato per essere affrontato con successo così come la diaschisi e la plasticità del Sistema Nervoso Centrale (SNC) che ci permettono di comprendere i meccanismi neurofisiologici che garantiscono sia il recupero che i compensi maladattivi del paziente emiplegico. Il programma delle lezioni è vasto ed i docenti Dr. Sergio Maria Giovanni Vinciguerra e Dr. Valerio Sarmati saranno sempre disponibili ad approfondire tematiche specifiche condividendo il materiale didattico.
L'organizzazione didattica
• Prima giornata
Teoria neurocognitiva: in queste prime lezioni frontali i docenti passeranno in rassegna tutti i princìpi più importanti sui quali poggia la teoria neurocognitiva del Prof. Perfetti e gli studi scientifici che ne hanno permesso e ne permettono tutt'oggi lo sviluppo. Temi come spasticità, plasticità, diaschisi e processi cognitivi saranno gli argomenti centrali che verranno poi ripresi, integrati ed approfonditi nel corso delle giornate successive.
Paziente emiplegico destro e sinistro: ogni paziente emiplegico è un universo a sé e questo lo sa bene ogni fisioterapista che si occupa di riabilitazione neurologica, tuttavia è bene delineare le differenti caratteristiche di queste due eventualità in seguito a lesioni cerebrali. Per questo si studieranno in questa seconda giornata quadri clinici peculiari come il neglect, l'anosognosia, l'aprassia e l'afasia.
Parte pratica: ogni pomeriggio verrà dedicato alla parte pratica, infatti fin dal primo giorno di corso vogliamo che i corsisti siano subito proiettati sul fare e provare gli esercizi neurocognitivi con pazienti emiplegici sia destri che sinistri.
• Seconda giornata
Cartella riabilitativa: si tratta di uno strumento fondamentale per organizzare e pianificare il trattamento con il paziente. Oltre ad essere uno strumento paratico si tratta di un vero e proprio modello di ragionamento che dovrebbe accompagnare sempre il professionista che si occupa di recupero del paziente emiplegico. Abbiamo voluto inserire una lezione sulla cartella al principio della seconda giornata proprio per condividere con tutti gli allievi durante il corso un modello comune di ragionamento in grado di lasciarci osservare e pianificare gli esercizi utilizzando un filtro interpretativo condiviso.
Immagine motoria: entriamo nel vivo degli strumenti cardine della riabilitazione neurocognitiva. Scopriremo in questa lezione tutti gli studi scientifici riguardanti l'immagine motoria e come usarla per il recupero del paziente post ictus.
Esercizi per il recupero della presa e della deambulazione: La riabilitazione neurocognitiva secondo Perfetti non consiste in una serie predefinita di tecniche o esercizi, si avvale bensì di una scienza riabilitativa che attraverso lo studio di ogni singolo paziente ci permette di costruire di volta in volta l'esperienza terapeutica più adatta al singolo paziente. Tuttavia in un corso teorico-pratico come questo è fondamentale iniziare il percorso di apprendimento spiegando gli esercizi più comuni ed efficaci per muovere i primi passi in questo affascinante mondo.
Parte pratica: durante ogni sessione pratica del corso gli allievi verranno divisi in gruppi omogenei affidati ad ogni docente in modo che ciascuno abbia l'opportunità di provare sul paziente quello che sta imparando col trascorrere della didattica.
• Terza giornata
Plasticità del sistema nervoso: quando trattiamo il tema del recupero del paziente che ha subìto una lesione del Sistema Nervoso Centrale (SNC) dobbiamo necessariamente conoscere i processi neurofisiologici attraverso i quali è possibile il recupero. La plasticità è una caratteristica del nostro organismo che deve essere compresa per essere sfruttata a vantaggio del recupero.
Diaschisi: conosciamo tutti questo termine, ma non tutti ne conoscono i tempi, le modalità ed il significato ai fini del recupero. Si tratta di uno dei fenomeni più delicati legati alla plasticità in quanto è nei primi periodi in seguito all'ictus che si gioca molto del recupero del paziente ed è proprio qui che si può incappare nel rischio di rendere la plasticità un fenomeno maladattivo. Conoscere cosa fare e cosa evitare di fare durante le varie fasi plastiche del recupero del sistema nervoso centrale è importantissimo per il professionista che ha in mano la riabilitazione del proprio paziente.
Parte pratica: chiediamo sempre la possibilità di avere nei nostri corsi almeno un paziente afasico, perchè riteniamo fondamentale mostrare come sia possibile offrire un trattamento di ottima qualità anche di fronte a disturbi della comprensione e della produzione del linguaggio.
• Quarta giornata
Linguaggio, metafora e confronto tra azioni: il recupero è un processo che affonda le sue radici nella plasticità e la plasticità a sua volta è intimamente legata all'esperienza. Il fisioterapista è colui che deve mediare l'esperienza in modo da guidarla verso precisi fini terapeutici. Per questo saper analizzare le parole del malato, interpretare il suo modo di riorganizzarsi, e guidarlo al recupero facendo riferimento anche al suo bacino di esperienze prelesionali, rappresentano skills imprescindibili del riabilitatore neurocognitivo.
Dolore neuropatico: argomento di assoluta importanza quando ci rivolgiamo al paziente emiplegico, infatti ognuno di noi nella pratica lavorativa ha dovuto fare i conti con sindromi dolorose, specialmente della spalla, resistenti ai farmaci ed altre soluzioni ortopediche. Il motivo sta nella natura neuropatica di molte sindromi dolorose che originano nella perdita di coerenza ed attendibilità delle informazioni costruite con il corpo e con l'ambiente.
Parte pratica: Pratica e teoria a braccetto durante il corso è una necessità che ci consente di poter aprire dibattiti, discussioni e rispondere a caldo alle domande di ordine pratico che nascono proprio durante il trattamento dei pazienti.
• Quinta giornata
Teleriabilitazione neurocognitiva: lo sviluppo della telemedicina non è stato accompagnato da un altrettanto rapido sviluppo della teleriabilitazione. Questo per il limite obiettivo di non poter veicolare a distanza il talento manuale del terapista. La riabilitazione neurocognitiva slitta il talento del professionista che si occupa di riabilitazione direttamente verso la costruzione dell'esercizio rendendo finalmente possibile lo sviluppo della teleriabilitazione. Qui spiegheremo le caratteristiche principali per impostare un modello di teleriabilitazione basato sulle nostre esperienze degli ultimi anni.
Paziente cerebellare, frontale e con parkinsonismi: sono temi che andrebbero trattati con monografie a parte, nonostante ciò in ambito di riabilitazione neurologica riteniamo importante una introduzione all'interpretazione neurocognitiva di tali eventualità patologiche.
Parte pratica: cinque giorni di parte pratica corrispondono per il paziente a cinque giorni di trattamento intensivo ed il momento più formativo e soddisfacente è quando in questo breve tempo riusciamo a vedere le prime acquisizioni ed i primi miglioramenti del paziente. Il trattamento sarà svolto a 360° sia per quanto riguarda il recupero della mano e della presa sia per quanto riguarda il recupero dell'arto inferiore e del cammino.
Materiale didattico e assistenza post corso
I docenti hanno creato un gruppo chiuso rivolto agli allievi dei corsi italiani ed internazionali, al cui interno condivideranno tutto il materiale didattico utilizzato durante le lezioni, ulteriori approfondimenti sugli studi scientifici trattati nel corso ed altri aggiornamenti. A distanza di due settimane verrà offerta una call di gruppo dove i corsisti potranno interagire ancora con i docenti durante una sessione di domande e risposte, in modo da poter sciogliere quegli inevitabili dubbi che nascono quando si ritorna alla propria realtà riabilitativa di tutti i giorni e si inizia a mettere in pratica gli insegnamenti appresi nel corso
Obiettivi
Al termine del corso il partecipante sarà in grado di:
• Imparare ad osservare il paziente dal punto di vista neurocognitivo
• Imparare a conoscere i diversi approcci per l'emiplegico destro e sinistro
• Conoscere gli studi scientifici sui quali poggia la riabilitazione neurocognitiva
• Imparare alcuni esercizi da eseguire fin da subito con i propri pazienti
• Imparare ad eseguire esercizi della riabilitazione neurocognitiva secondo perfetti anche con attrezzature fai da te