Running: numeri e aspetti sociali
Un fenomeno, quello del Running, in crescita esponenziale e dalla valenza sociale forse non ancora compresa pienamente. Ciò che sta accadendo da alcuni anni in Italia e nel mondo attorno al Running è un percorso che porta questa pratica sportiva ad assumere i connotati di qualcosa che esula dal puro wellness, per abbracciare riflessioni che rientrano nel campo sociologico, economico e del costume. La corsa viene praticata più o meno abitualmente da ben sei milioni di persone in Italia, di cui il 55% sono uomini e il 45% donne. Numeri importanti che danno il senso di uno sport di massa, scelto da un numero crescente di persone di qualsiasi età. Secondo gli esperti il Running ha avuto un vero e proprio boom proprio come conseguenza della crisi economica, poiché per iniziare a correre è necessario un buon paio di scarpe, una visita medica e poco altro. Nessun altro sport richiede un livello di attrezzatura così elementare e nessuno sport è così economico. Non solo, per arrivare a fare 5km di seguito, l'obiettivo di qualunque runner principiante, non è necessaria nessuna preparazione specifica.
Gli infortuni più comuni
Parallelamente alla rapida diffusione del Running vi è stata un'altrettanto rapida diffusione di infortuni, probabilmente dovuta all'improvvisazione di molti senza una preparazione specifica, per altri invece calzature inadeguate e gestualità motorie scorrette hanno giocato un ruolo fondamentale nell'instaurazione delle patologie muscoloscheletriche correlate. Secondo recenti studi, sono cinque gli infortuni più comuni nella corsa:
• Fascite Plantare
• Tendinopatia del Tendine di Achille
• Strappi/Stiramenti
• Sindrome della Bandelletta Ileotibiale
• Periostite
Perché un programma didattico specificatamente creato per lo studio del Running e per la rieducazione del runner
Proprio per rispondere all'esigenza dello studio del gesto globale del runner al fine di proporre una rieducazione mirata e specifica, questo corso è stato pensato e strutturato sul modello biopsicosociale e sulla sensibilità individuale della gestione degli infortuni nel tentativo di riconciliare la biomeccanica con la scienza del dolore. Il progetto didattico, di carattere prettamente pratico e della durata di un giorno, utilizza proprio questa impostazione nella gestione degli infortuni nel Running. Verrà trattata questa scienza sotto ogni sfaccettatura ed in maniera clinicamente rilevante. Il corso si concentrerà sulla valutazione di tutti gli aspetti della vita del runner ma soprattutto su come l'allenamento, la biomeccanica e l'esecuzione della corsa possano influenzare in modo sostanziale e determinante sia gli infortuni che il dolore cronico. Verranno proposti interventi specifici legati alla vita del runner e ai programmi di allenamento attraverso un quadro semplificato che prevede l'utilizzo di un treadmill per inquadrare con precisione il cambiamento dello stress da carico sulle strutture oggetto d'analisi durante la corsa e sulla modificazione della sensibilità di queste stesse strutture. I discenti avranno modo di praticare interventi spefifici di analisi e di rieducazione della corsa.
Obiettivi
Al termine del corso il partecipante sarà in grado di:
- Valutare globalmente il runner
- Conoscere le nozioni base della biomeccanica del Running
- Conoscere le nozioni base sugli infortuni nel Running per la loro gestione
- Conoscere i programmi d'allenamento e modificarli per prevenire gli infortuni
- Eseguire un'accurata analisi della performance sul treadmill
- Individuare opportunamente focus esterni ed interni durante la rieducazione della corsa