Il tessuto connettivo denso fibroso, o fascia, è negli ultimi tempi sotto le luci dei riflettori: dopo averlo ignorato per secoli, gli studiosi di tutti i campi della medicina si stanno interessando a questa affascinante struttura definita più propriamente sistema fasciale. Questa volta ai terapisti manuali va dato il merito di essere stati tra i primi ad avventurarsi in questo mondo: negli ultimi decenni si è assistito ad un'impennata della ricerca sulla fascia, ricerca che sta aiutando tutti i professionisti a comprendere meglio le risposte fisiologiche di questo tessuto che ha ormai assunto la dignità di sistema corporeo (C. Stecco et al, 2015). Parlando di fisiopatologia della fascia però, nella medicina manuale tradizionale e moderna, si è parlato sempre e solo di restrizione di mobilità causata da vari fenomeni che avvengono nella fascia stessa come cross-links, addensamenti, disidratazione e aderenze tra piani fasciali. Il Fascial Distortion Model è un modello di interpretazione anatomica e patologica in cui la maggior parte delle patologie dell'apparato muscoloscheletrico sono considerate derivanti da una o più delle sei disfunzioni fasciali (Fascial Distortions), le quali possono essere fisicamente corrette con adeguate tecniche manuali. Ognuna di queste distorsioni fasciali viene manifestata con un particolare tipo di linguaggio del corpo, ovvero il modo in cui i pazienti indicano i propri dolori, che non risente di differenza tra razze, etnie o zona geografica di appartenenza. Ideato dall'osteopata e medico statunitense Stephen Typaldos, l'FDM segna una vera rivoluzione nel campo della terapia manuale e della fascia, consegnando nelle mani del professionista in riabilitazione uno strumento in più nel trattamento delle patologie fasciali muscoloscheletriche.
Obiettivi
Al termine del corso il partecipante sarà in grado di:
- Conoscere gli aspetti anatomofisiologici della fascia
- Concepire le disfunzioni dolorose dei pazienti come uno o più tipi di distorsioni fasciali
- Interpretare il linguaggio del corpo dei pazienti
- Formulare una diagnosi differenziale nel modello FDM
- Applicare le tecniche adeguate alle diverse distorsioni fasciali