La Fisioscissione è l'innovativo approccio manuale che, attraverso l'utilizzo di cinque Fisioscissor®, rivoluziona il trattamento delle affezioni muscoloscheletriche e miofasciali: con la Fisioscissione si può agire direttamente sui tessuti connettivi e miofasciali migliorandone la mobilità intrinseca, l'aspetto circolatorio e quello linfatico. Attraverso modalità di stimolazione o inibizione si cerca di ricreare, in modo naturale ed indolore, un equilibrio ed una risposta significativa che disattivi l'input doloroso nocicettivo. Questa tecnica trova applicazione in ambito fisioterapico, reumatologico, ortopedico e in medicina dello sport, si basa su una modalità di intervento che si è evoluta nel corso degli anni attraverso un feedback continuo tra fisioterapista e paziente. Seguendo una metodologia applicativa collaudata e originale secondo i principi della tecnica che sono la precisione, l’ergonomia, la resistenza e la consistenza, vengono applicate: tecniche di drenaggio, tecniche dinamiche, tecniche statiche, tecniche a ridotta escursione e tecniche dove i fisioscissori svolgono funzione passiva. Fisioscissione ha un significato semplice e preciso: scindere i tessuti mio-fasciali rispettando la loro fisiologia e il loro contenuto; nasce dalla necessità del fisioterapista di rivolgersi ai tessuti connettivali attraverso un gesto terapeutico sempre più preciso e attento al particolare anatomico. La manualità della Fisioscissione ed i suoi presupposti teorici, si esplicano grazie all'ideazione di una strumentazione tecnica estremamente innovativa: i Fisioscissor®. Cinque strumenti tecnici costituiti da dieci teste operative di forma diversa per poter lavorare con estrema precisione e in maniera indolore la stratigrafia tessutale, le zone di ancoraggio della fascia, i setti intermuscolari, gli incavi e le docce che l’anatomia stessa esprime. La particolareggiata forma delle teste operative consente al fisioterapista di scegliere il Fisioscissor® più adatto al distretto anatomico e allo stato patologico del tessuto. In base alle condizioni tessutali e alla fase di dolore corrente (acuta, subacuta, cronica), il fisioterapista può decidere se eseguire delle tecniche superficiali o profonde drenanti o al contrario ricercare attraverso tocchi mirati un'infiammazione controllata (azione-reazione) del tessuto senza inviare input recettoriali esagerati. La duttilità dei mezzi tecnici inoltre permette di avere una presa manuale d’appoggio più consistente e sicura nei confronti dei tessuti mio-fasciali consentendo in aggiunta di eseguire una mobilizzazione segmentaria vertebrale della colonna.
Obiettivi
Al termine del corso il partecipante sarà in grado di:
- Drenare piccole quantità di liquidi senza alterare il fisiologico processo di rimescolamento
- Eseguire un contatto specialistico atto a favorire il ripristino di un equilibrio recettoriale già alterato dalla patologia tessutale
- Scindere, scollare, separare i setti muscolari e gli ancoraggi della fascia per favorire lo scorrimento dei diversi piani fasciali applicando un contatto in sequenze modulate in un ordine che tiene conto dello stato tessutale
- Eseguire un contatto tessutale nell’ordine del millimetro dove la densità del materiale supera la consistenza del tessuto patologico (fibrosi, contratture, entesi, tendiniti) favorendo quindi un rilasciamento del tessuto
- Lavorare il tessuto mio fasciale con minor fatica e dispendio energetico salvaguardando le mani